La storia
Mauro Bonaventura nasce a Venezia nel 1965. Nel 1983 dopo essersi diplomato in Elettronica e in attesa del primo impiego, per puro caso va a lavorare presso una fornace
veneziana come garzone e già dai primi giorni si innamora delle masse incandescenti di vetro prima a lui sconosciute.
Da quel momento comincia ad imparare le tecniche di soffiatura e decorazione del vetro e non abbandona più il mestiere
di vetraio. Nel 1992 conosce un artigiano che lo invita a visitare il proprio laboratorio di lavorazione a lume. Una seconda attrazione lo
colpisce e si accorge che questa tecnica pur servendosi della stessa qualità del vetro di fornace gli permette di fare oggetti di
ridotte dimensioni ma non per questo meno affascinanti.
Dopo solo pochi mesi di pratica serale abbandona la vetreria e concentra tutte le energie sulla lavorazione a lume, che diventa il suo primo e unico mestiere.
Dopo aver prodotto centinaia di pendenti, anelli, piccoli animali, ecc. comincia ad appassionarsi alla figura umana che lo affascina al punto di iscriversi al Liceo Artistico di Venezia dove, nel 2003, ottiene il Diploma.
Da quel momento i suoi disegni e dipinti cambiano aspetto, ma è soprattutto la scultura con il vetro che diventa sempre più
precisa e tecnicamente corretta. Collabora con numerosi artisti tra cui Pino Signoretto, Massimo Nordio, Marco Nereo Rotelli e molti altri.
Partecipa a numerose mostre soprattutto negli Stati Uniti; recentemente una sua importante opera è stata esposta presso la GAA Foundation in occasione della Biennale Arte di Venezia
2017 e presso la XVI Mostra Internazionale di Architettura nel 2018.
Viene pubblicato in molti giornali, cataloghi d’arte e riviste tra cui Chicago Tribune, Gas Journal, Museo del Vetro di Murano, Glashaus, Art & Art, New Glass Review, Corriere della Sera, Il Gazzettino e molti altri.
I suoi lavori sono esposti in importanti gallerie d’arte e musei di tutto il mondo tra cui Corning Museum of glass, Carnegie Museum of Art, Glass Museum Alter Hof Herding, Hida Takayama Museum of Art.